Il destino ha deciso di far nuovamente incrociare i percorsi della Gelbison e del Cassino nella finale play off del girone G di Serie D, in programma sabato 18 maggio al “Valentino Giordano” di Velina. La squadra di mister Giampà ha staccato il pass per la finale grazie al 3-1 rifilato al Savoia. Ai biancoblu, invece, è bastata la rete di Bellucci nel finale di gara per superare la Sarnese. Tuttavia l’attaccante salterà la finale a causa della doppia ammonizione rimediata per essersi tolto la maglia dopo aver realizzato il gol decisivo.
NUMERI A CONFRONTO
Le finali possono rivelarsi partite totalmente aperte o, all’opposto, estremamente chiuse e per questo è complicato delineare quale, tra Gelbison e Cassino, sia la favorita per la vittoria finale. Sicuramente giocare in casa, grazie al miglior piazzamento in classifica, rappresenterà un vantaggio per la formazione cilentana. In questo senso, però, i dati del campionato possono essere utili per comprendere meglio che gara aspettarsi. Per esempio, nella regular season, il Cassino ha fatto enorme fatica a ribaltare il risultato ogniqualvolta si è ritrovato sotto nel punteggio. Numeri alla mano, in undici partite i ragazzi di Carcione si sono ritrovati in svantaggio e non hanno mai trovato la vittoria al termine della sfida. Inoltre, il Cassino è la squadra del girone G ad aver pareggiato più volte in trasferta (8). La Gelbison, invece, ha fatto del “Valentino Giordano” la propria roccaforte, collezionando 12 vittorie, 3 pareggi e solamente 2 sconfitte tra le mura casalinghe. Infine, entrambe le formazioni in campionato hanno sfruttato molto i centimetri delle rispettive rose per gonfiare la rete: sono otto i gol segnati di testa dal Cassino, dieci invece quelli della Gelbison.
L’ULTIMO SCONTRO
L’ultimo scontro tra le due squadre, vinto 2-1 dalla Gelbison grazie alla rete decisiva di Liurni, risale allo scorso 30 marzo in occasione della 29esima giornata di campionato. In quel periodo la formazione cilentana guidava la classifica con 55 punti, due in più rispetto agli uomini di Carcione, terzi a quota 53.